Certificato malattia falso, licenziamento giustificato

Certificato Malattia Falso: Licenziamento Giustificato 2025

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Certificato malattia falso, o certificato medico falsificato? Il dipendente rischia seriamente: la fiducia del datore di lavoro si rompe e, con essa, il rapporto di lavoro. La Cassazione da anni considera legittimo il licenziamento in simili casi, inquadrando la condotta anche come reato di falso ideologico e truffa ai danni dell’azienda.

CERTIFICATO MALATTIA FALSO: LA CASSAZIONE (2015)

La storica sentenza n. 8925/2015 (Sez. Lavoro) ha sancito che la produzione di certificazioni sanitarie falsificate integra giusta causa di licenziamento, evidenziando il dolo del lavoratore e il conseguente venir meno del vincolo fiduciario.

Aggiornamenti 2024-2025: le ultime pronunce

Sentenza Cassazione n. 30551 del 27 novembre 2024 – La Suprema Corte ha tolto ogni dubbio: per contestare la simulazione di malattia non è più indispensabile la querela di falso contro il certificato medico. Il datore di lavoro può provare l’inesistenza della patologia con altri elementi (investigazioni, testimonianze, GPS, social network) e procedere al licenziamento per giusta causa. :contentReference[oaicite:2]{index=2}

Ordinanza Cassazione n. 172 del 7 gennaio 2025 – Conferma il principio: inviare un certificato medico contraffatto costituisce grave inadempimento, sufficiente a dissolvere la fiducia datoriale. Il lavoratore, anche se contesta singole contestazioni disciplinari, non evita il recesso se uno solo di tali addebiti (il falso certificato) è dimostrato.

CERTIFICATO MALATTIA FALSO: TRUFFA

La presentazione di un certificato inesistente integra anche gli estremi della truffa aggravata (art. 640 c.p.), perché il lavoratore consegue retribuzioni non dovute. Ai fini penali non serve dimostrare con tecnicismi la falsità formale del documento: è sufficiente la pluralità di indizi sulla simulazione della malattia.

Domande frequenti

Serve la querela di falso per licenziare?→

No. Dal 2024 la Cassazione ha chiarito che il datore di lavoro può dimostrare la simulazione di malattia con qualsiasi mezzo di prova, senza passare dal giudizio di falso sul certificato.

Quali rischi penali corre il dipendente?→

Risponde di falso ideologico (art. 480 c.p.) e truffa aggravata (art. 640 c.p.), con pene fino a 6 anni di reclusione, oltre al risarcimento dei danni al datore di lavoro.

Il medico che firma il certificato è perseguibile?→

Sì. Il professionista risponde di falso ideologico se consapevole dell’inesistenza della malattia e, nei casi più gravi, di concorso in truffa ai danni dell’INPS o dell’azienda.

Conclusioni – Perché affidarti a Europol Investigazioni

Dimostrare in giudizio la simulazione di malattia richiede prove solide, lecite e tempestive: pedinamenti, OSINT sui social, accertamenti medici, recupero di tabulati GPS, ed ha una apposita sezione per indagini antiassenteismo dipendenti→.

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Autore. Europol Investigazioni SRL – Titolo –Certificato di malattia falso, licenziamento giustificato-, in www.europolinvestigazioni.com

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Articolo aggiornato al 10 Luglio 2025

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