Conti correnti dormienti, Guida 2025: come scoprirli e recuperarli
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In breve:
- Un rapporto è “dormiente” se nessuna operazione ad iniziativa del titolare/delegato per 10 anni (soglia > 100 €).
- La banca invia raccomandata A/R e il cliente ha 180 giorni per “risvegliare” il rapporto.
- Dopo l’estinzione, le somme confluiscono al Fondo rapporti dormienti (CONSAP/MEF). Hai 10 anni dalla devoluzione per chiedere rimborso.
- Polizze vita: i diritti si prescrivono in 10 anni dall’evento (dal 20/10/2010). Le somme devolute al Fondo non sono rimborsabili ai beneficiari.
- Buoni fruttiferi postali: si prescrivono 10 anni dopo la scadenza; per titoli emessi dal 14/04/2001, importi al Fondo.
COSA SONO I CONTI DORMIENTI?
- I conti correnti dormienti rappresentano una categoria di rapporti bancari che, per un lungo periodo, non hanno registrato alcuna attività da parte del titolare. Questo fenomeno è comune quando i titolari dimenticano di possedere un conto o quando, a causa di eventi come decessi, i conti restano inattivi.Si definiscono conti correnti dormienti i rapporti bancari che presentano queste caratteristiche:
- Importo superiore a 100 euro
- Nessuna movimentazione per almeno 10 anni
- Nessuna operazione effettuata dal titolare o suoi delegati
Il termine “dormiente” non si applica solo ai conti correnti. Possono diventare dormienti anche:
- Libretti di risparmio bancari e postali
- Depositi di somme di denaro con obbligo di restituzione
- Certificati di deposito e buoni fruttiferi
- Depositi di strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, titoli di Stato)
- Assegni circolari non incassati (dopo soli 3 anni)
- Rendite di polizze assicurative (dopo 2 anni)
- Un caso particolare riguarda proprio assegni circolari e polizze: questi strumenti diventano dormienti molto prima rispetto ai normali conti correnti.
L’importanza di comprendere cosa sono i conti correnti dormienti risiede nella loro gestione e nel potenziale recupero dei fondi da parte degli aventi diritto. Attenzione: la dormienza non significa perdita automatica del denaro. È una condizione che attiva specifiche procedure previste dalla legge per proteggere sia i risparmiatori che il sistema bancario.
Prima del trasferimento al Fondo ministeriale, la banca ha l’obbligo di avvisare il titolare tramite raccomandata A/R all’ultimo indirizzo conosciuto. Il cliente ha 180 giorni per riattivare il rapporto con una semplice operazione.
Se non riceve risposta, i fondi vengono trasferiti al Fondo Rapporti Dormienti gestito da CONSAP per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Rendite di polizze assicurative (dopo 10 anni dall’evento per eventi dal 20/10/2010 –)
CONTI DORMIENTI NORMATIVA
La gestione dei conti dormienti in Italia è disciplinata dal D.P.R. 22 giugno 2007, n. 116, entrato in vigore il 17 agosto 2007… La normativa nasce dalla Legge 266/2005…
Sintesi normativa 2025
- Legge 266/2005, art. 1, c. 343 e 345: istituisce il Fondo rapporti dormienti (MEF).
- DPR 116/2007: definizione dormienza (10 anni; iniziativa titolare/delegato), soglia 100 €, preavviso raccomandata, 180 giorni, pubblicazione elenchi entro 31/3, versamento entro 31/5.
- Gestione rimborsi CONSAP (dal 14/06/2010) con istanza entro 10 anni dalla devoluzione.
COSA DEVONO FARE LE BANCHE QUANDO UN CONTO DIVENTA DORMIENTE
Quando un conto resta fermo per 10 anni, la banca non può semplicemente appropriarsi dei fondi. La legge impone precisi obblighi di comunicazione.
L’istituto bancario deve innanzitutto inviare una raccomandata A/R all’ultimo indirizzo conosciuto del cliente, avvisandolo che il rapporto sta per diventare dormiente. Da quel momento, il titolare ha 180 giorni di tempo per “risvegliare” il conto con una qualsiasi operazione.
Se la banca non riceve risposta, cosa frequente quando il titolare è deceduto o si è trasferito, deve pubblicare l’avviso sul proprio sito web e procedere al trasferimento delle somme a CONSAP, la società che gestisce il Fondo per conto del Ministero.
Un aspetto fondamentale: il trasferimento al Fondo non cancella il diritto di proprietà. Il titolare o i suoi eredi hanno ancora 10 anni per reclamare le somme, dopodiché subentra la prescrizione definitiva. La banca deve conservare tutta la documentazione proprio per permettere eventuali future richieste di rimborso.
Si può giungere a questa particolare situazione quando gli eredi non siano a conoscenza della presenza di tale rapporto preesistente con la banca. Vero è che la banca in questione è responsabile della comunicazione del rapporto esistente tramite raccomandata A/R all’ultimo indirizzo conosciuto; non è detto però che l’indirizzo corrisponda al proprietario dell’abitazione al momento dell’invio, potrebbe essere cambiato o deceduto.
Raccomandata A/R all’ultimo indirizzo noto; 180 giorni per muovere il conto.
Entro 31 marzo: avviso cumulativo e pubblicazione sul sito MEF.
Entro 31 maggio: somme e titoli al Fondo rapporti dormienti.
COME SCOPRIRE L’ESISTENZA DEI CONTI DORMIENTI?
Verifica presso CONSAP
Consulta il database pubblico per verificare i rapporti già devoluti al Fondo (non mostra quelli ancora in banca/eseri): Rapporti dormienti → Cerca rapporto.
Il problema delle ricerche fai‑da‑te
Molti tentativi autonomi di ricerca falliscono per diverse ragioni:
Banche fuse o acquisite: negli ultimi 20 anni molti istituti hanno cambiato denominazione o sono stati incorporati. Un conto aperto presso Banca X potrebbe oggi trovarsi presso Banca Y, rendendo impossibile la ricerca senza conoscere l’intera catena di fusioni.
Documentazione mancante: senza estratti conto o comunicazioni bancarie, è impossibile sapere dove cercare. Le banche non forniscono informazioni su eventuali rapporti se non si dimostra di essere titolari o eredi.
Filiali chiuse: molti conti erano legati a filiali specifiche, oggi chiuse o trasferite. Rintracciare questi rapporti richiede competenze investigative e accesso a database specializzati
L’APPROCCIO INVESTIGATIVO PROFESSIONALE DI EUROPOL
Europol Investigazioni, con oltre 15 anni di esperienza nel settore, ha sviluppato un sistema proprietario di ricerca patrimoniale che supera tutti i limiti delle ricerche tradizionali.
Il nostro servizio si distingue per:
- Rete di contatti bancari consolidata: anni di collaborazione con il sistema bancario ci permettono di accedere a informazioni non disponibili ai privati e di navigare efficacemente la complessa rete di fusioni e acquisizioni.
- Metodologia investigativa avanzata: i nostri investigatori ricostruiscono l’intera storia finanziaria del soggetto, partendo da minimi indizi (vecchi documenti, riferimenti indiretti, testimonianze) per arrivare all’identificazione completa dei rapporti.
- Database esclusivi: Europol ha accesso a banche dati professionali e archivi storici che permettono di rintracciare rapporti anche con dati parziali o obsoleti.
- Ricerca multi-istituto simultanea: mentre un privato deve contattare ogni singola banca, noi verifichiamo contemporaneamente tutti gli istituti operanti sul territorio nazionale, riducendo i tempi da mesi a pochi giorni.
Garanzia di risultato: la nostra esperienza ci permette di valutare preliminarmente le probabilità di successo e di operare solo quando esistono concrete possibilità di recupero.
Il servizio è particolarmente efficace per:
- Eredità complesse con patrimoni frammentati
- Ricerche storiche su conti aperti decenni fa
- Verifiche su defunti senza documentazione bancaria
- Indagini su patrimoni nascosti o non dichiarati
Importante: l’istanza di rimborso al Fondo è gratuita e gestibile in autonomia su CONSAP.
Europol Investigazioni interviene prima, per scoprire e documentare l’esistenza dei rapporti (anche non devoluti), ricostruire fusioni e catene storiche e predisporre il dossier più efficace.
CHI HA DIRITTO AL RECUPERO DEI CONTI DORMIENTI?
La normativa italiana definisce con precisione chi può richiedere il rimborso delle somme depositate nei conti dormienti.
I TITOLARI DEL CONTO DORMIENTE I LORO EREDI
Se sei il titolare originario del conto, hai sempre diritto a recuperare i tuoi soldi. Il problema è che dopo 10 anni di inattività, il conto viene trasferito al Fondo ministeriale. A quel punto hai altri 10 anni per reclamarlo presso CONSAP, dopodiché il denaro diventa definitivamente proprietà dello Stato.
Gli eredi si trovano spesso in una situazione più complessa. Magari scoprono l’esistenza di un conto del defunto solo anni dopo la morte, quando già è diventato dormiente. In questo caso devono muoversi rapidamente: dalla data di trasferimento al Fondo hanno 10 anni per agire. Servono il certificato di morte, la dichiarazione di successione e ovviamente i documenti d’identità.
RECUPERO DI ASSEGNI CIRCOLARI
Gli assegni circolari seguono regole completamente diverse dai conti correnti. Un assegno circolare non incassato diventa dormiente dopo soli 3 anni dall’emissione, non dopo 10 come i conti correnti.
Ma attenzione al fatto che chi può recuperare i soldi dipende dal ruolo:
-
- Beneficiario: ha 3 anni dall’emissione per l’incasso; dopo, diritto prescritto.
- Ordinante: può domandare rimborso della provvista entro 10 anni (art. 2946 c.c.; prassi operativa bancaria/CONSAP).
Nota: gli assegni prescritti sono comunicati e riversati al Fondo; gli obblighi di preavviso/misure si estendono per legge anche a tali casi.
In pratica: se nel 2020 hai richiesto un assegno circolare che non è stato incassato, dopo il 2023 il beneficiario non può più riscuoterlo e l’assegno diventa dormiente. Tu però, come ordinante, puoi ancora chiederne il rimborso fino al 2030.
CHI NON PUÒ RECUPERARE NULLA
- Beneficiari polizze vita per somme già devolute al Fondo (rimborso non previsto).
- Buoni fruttiferi postali prescritti (10 anni dopo la scadenza).
- Qualsiasi rapporto oltre 10 anni dalla devoluzione (prescrizione definitiva).
Per tutti costoro si ricorda che Europol Investigazioni ha posto in essere un apposito servizio telematico volto alla scoperta dell’esistenza di ogni conto corrente→ intestato ad una persona fisica o giuridica, che sarebbe bene effettuare anche in prevenzione e prima che siano decorsi i termini di legge per poterli riscuotere.
SUCCESSIONE EREDITARIA NEL CONTO DORMIENTE
Cosa fare se ci sono più eredi?
Delega con firme autenticate o procura notarile; rimborso all’erede delegato con obbligo di riparto secondo quote.
Documentazione necessaria
- Dati del defunto (CF, residenza, eventuali documenti bancari)
- Certificato di morte; dichiarazione di successione; atto notorio; documenti di tutti gli eredi
- Eventuali rinunce all’eredità
TEMPI E MODALITÀ DI RIMBORSO DEI FONDI SUL CONTO DORMIENTE
- Conti ancora in banca: in media 30–60 giorni dalla domanda completa.
- Fondi già in CONSAP: istruttoria fino a ~180 giorni (tempi tecnici: accredito MEF e verifiche a campione).
Pagamento tramite bonifico; non sono previsti contanti o assegni.
IL SERVIZIO DI EUROPOL INVESTIGAZIONI PER SCOPRIRE I CONTI DORMIENTI
Europol Investigazioni, agenzia investigativa nazionale→ operativa in tutta Italia, ha sviluppato attraverso il suo e-commerce investigativo→ soluzioni all’avanguardia per scoprire l’esistenza di conti correnti dormienti.
L’EXPERTISE NEL RECUPERO PATRIMONIALE
Le indagini e ricerche di Europol Investigazioni permettono di scoprire conti dormienti intestati a qualsiasi persona, riconducendoli agli eredi legittimi prima che vengano definitivamente persi. Il servizio è strutturato per gestire l’intera procedura di rimborso per diverse tipologie di rapporti finanziari:
- Depositi di denaro non movimentati da 10 anni (conti correnti, certificati di deposito, libretti di risparmio)
- Strumenti finanziari inattivi da 10 anni
- Assegni circolari non incassati entro 3 anni
- Rendite di polizze assicurative ferme da 2 anni
- Buoni fruttiferi postali non incassati entro 10 anni dalla scadenza (emessi dopo il 14 aprile 2001)
IL VANTAGGIO DEL KNOW-HOW INVESTIGATIVO
Prima di poter richiedere il rimborso, è necessario conoscere l’esistenza del conto dormiente. Qui emerge il valore distintivo di Europol: un know-how impareggiabile maturato in anni di esperienza nel settore.
L’agenzia investigativa opera su mandato del legittimo erede o avente diritto, garantendo:
- Identificazione precisa di ogni tipo di conto o strumento finanziario
- Comunicazione dettagliata al cliente di tutti i rapporti individuati
- Gestione completa delle procedure per il rimborso
COME EVITARE LA DORMIENZA DEL CONTO CORRENTE
Operazioni che mantengono attivo il conto
- Richiedere saldo/estratto conto (sportello o home banking)
- Pagamento con carta collegata
- Bonifico in entrata/uscita
- Versamenti/prelievi
- Richiedere libretto assegni
- Comunicare cambi di residenza/dati
L’importante è che l’operazione sia volontaria e tracciabile, dimostrando che il titolare è ancora attivo e interessato al rapporto.
Un aspetto rilevante, spesso non immediatamente percepito, è il cosiddetto principio di “unitarietà del rapporto” con il cliente. Se un correntista detiene più rapporti finanziari presso il medesimo intermediario (ad esempio, un conto corrente e un deposito titoli), la movimentazione attiva di anche uno solo di questi rapporti è generalmente sufficiente a mantenere attivi e a “risvegliare” dalla potenziale dormienza tutti gli altri rapporti intestati individualmente a quel cliente presso quella specifica banca. Questa previsione, derivante da circolari interpretative del MEF , semplifica la gestione per il cliente, che non è costretto a movimentare artificialmente ogni singolo prodotto. Tuttavia, è necessario prestare attenzione: tale principio non si estende automaticamente ai conti cointestati qualora la movimentazione avvenga unicamente su un conto individuale del medesimo soggetto, o viceversa. In tali scenari, i conti individuali non movimentati potrebbero comunque essere avviati alla dormienza. L’attività su un conto cointestato, infatti, potrebbe non essere considerata sufficiente a “salvare” un conto individuale di uno dei cointestatari, e viceversa, se manca una chiara e distinta iniziativa del titolare su quello specifico rapporto individuale.
Operazioni che non evitano la dormienza
- Accredito stipendio/pensione ricorrente
- Domiciliazione bollette e addebiti automatici
- Pagamenti ricorrenti programmati
- Accredito interessi / addebito spese
4 consigli pratici
- Promemoria annuale per verificare tutti i rapporti
- Elenco aggiornato dei rapporti, condiviso con persona fidata
- Valutare chiusura/accorpamento conti “fermi”
- Aggiornare sempre recapiti presso la banca
Tabella riepilogativa (tempistiche e scadenze)
| Tipo Rapporto | Dormienza | Termine recupero |
|---|---|---|
| Conto Corrente | 10 anni | 10 anni dalla devoluzione |
| Assegno Circolare | 3 anni (beneficiario) | 10 anni per l’ordinante |
| Polizze vita | 10 anni dall’evento* | Non rimborsabile dal Fondo dopo devoluzione |
| Buoni fruttiferi postali | — | Prescrizione 10 anni dalla scadenza |
* Per eventi dal 20/10/2010.
FAQ – Domande frequenti
Cos’è esattamente un “rapporto dormiente”?
Rapporto con importo >100 € senza movimenti ad iniziativa del titolare/delegato per 10 anni; dopo preavviso, si estingue e confluisce nel Fondo rapporti dormienti.
Come verifico se un rapporto è stato devoluto al Fondo?
Usa la funzione Cerca rapporto dormiente nell’area CONSAP e richiedi alla banca l’attestazione di devoluzione da allegare all’istanza.
Posso presentare la domanda senza intermediari?
Sì. CONSAP accetta domande direttamente dagli aventi diritto; non sono previsti interessi né spese di gestione.
Gli accrediti automatici evitano la dormienza?
No. Valgono operazioni effettuate su iniziativa del titolare o di un delegato registrato.
Polizze vita dormienti: posso recuperare dal Fondo?
No, per somme devolute al Fondo non è previsto rimborso ai beneficiari. Agire entro i termini presso l’impresa.
Buoni fruttiferi postali: quando scatta la prescrizione?
Dopo 10 anni dalla scadenza indicata sul buono. Per titoli dal 14/04/2001, importi prescritti al Fondo; i buoni dematerializzati sono accreditati automaticamente alla scadenza.
CONCLUSIONI DI EUROPOL SUI CONTI DORMIENTI
I conti dormienti sono un patrimonio spesso nascosto. Il tempo è decisivo: dopo la devoluzione restano 10 anni. La complessità di fusioni, filiali chiuse e documenti mancanti rende difficile la ricerca autonoma.
Perché rivolgersi a Europol Investigazioni
- Scoperta dei rapporti: ricostruiamo storici bancari e fusioni anche senza documenti.
- Riduzione tempi: verifichiamo in parallelo più istituti a livello nazionale.
- Dossier pronti: prepariamo il set documentale utile per la tua istanza/azione.
- Focus eredità: gestiamo casi complessi con più eredi e patrimoni frammentati.
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Autore. Europol Investigazioni SRL – Titolo –Conti correnti dormienti come scoprirli-, in www.europolinvestigazioni.com
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Articolo aggiornato al 24 Ottobre 2025

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