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Nell’ambito del recupero crediti, la ricerca dei beni da pignorare costituisce una fase determinante che può decretare il successo o il fallimento dell’intera procedura esecutiva.
Con l’introduzione dell’articolo 492 bis del Codice di procedura civile (c.p.c.), la normativa italiana ha disciplinato in modo dettagliato le modalità attraverso cui è possibile identificare i beni aggredibili del debitore. Questo articolo ha anche introdotto la possibilità di effettuare una ricerca telematica dei beni del debitore.
Ma questa ricerca rappresenta veramente una completa sostituzione dell’informazione commerciale, e del rintraccio conti correnti?→
Articolo a cura di Europol Investigazioni, società specializzata in business informations→
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RICERCA BENI DA PIGNORARE
La ricerca dei beni da pignorare è un aspetto fondamentale del processo esecutivo, che ha l’obiettivo di garantire il recupero dei crediti da parte del creditore nei confronti di un debitore inadempiente. In Italia, l’introduzione dell‘articolo 492 bis del Codice di procedura civile ha fornito un quadro normativo chiaro e preciso su come identificare i beni aggredibili del debitore. Questo articolo ha reso possibile l‘uso di strumenti telematici per effettuare ricerche sui beni, ma è importante sottolineare che la ricerca non si limita a questi strumenti digitali. La ricerca dei beni può avvenire anche attraverso metodi tradizionali, come la consultazione diretta di registri pubblici e altre fonti informative. I creditori possono svolgere indagini approfondite per raccogliere informazioni sui patrimoni mobiliari e immobiliari del debitore, utilizzando sia risorse telematiche che approcci più manuali. È essenziale che i creditori comprendano le procedure corrette da seguire e collaborino con le autorità competenti, quali tribunali e ufficiali giudiziari, per garantire un’esecuzione efficace. Un’analisi dettagliata della situazione patrimoniale del debitore aiuta a sviluppare strategie esecutive più mirate. La conoscenza delle normative vigenti e l’impiego di diverse metodologie di ricerca sono elementi chiave per il successo nella localizzazione dei beni da pignorare.
LA RICERCA TELEMATICA DEI BENI DA PIGNORARE: POTENZIALITÀ E LIMITI DELA RICERCA TELEMATICA
Il quadro normativo attuale
Il quadro normativo 2025
- Art. 492-bis c.p.c. – accesso telematico alle banche dati fiscali e patrimoniali.
- D.Lgs. 149/2022 (Riforma Cartabia) – abolita l’autorizzazione del Presidente del Tribunale nella procedura ordinaria.
- D.Lgs. 164/2024 (Correttivo Cartabia) – introdotti domicilio digitale obbligatorio e notifiche telematiche semplificate.
Le banche dati accessibili: cosa si può realmente scoprire
Il Sistema di Interscambio Dati (SDI), progressivamente implementato grazie alla Convenzione tra Ministero della Giustizia e Agenzia delle Entrate del giugno 2023, consente l’accesso a un ampio ventaglio di informazioni:
L’Anagrafe Tributaria rappresenta il cuore del sistema, fornendo:
- Le dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni disponibili
- Le certificazioni dei sostituti d’imposta (CU) che rivelano rapporti di lavoro e compensi
- L’elenco completo degli atti registrati nell’ultimo decennio
- L’archivio dei rapporti finanziari, che elenca tutti i conti e depositi
È fondamentale comprendere che l’archivio dei rapporti finanziari presenta un limite significativo: non fornisce informazioni su saldi, giacenze o movimentazioni, ma si limita a segnalare l’esistenza del rapporto e l’istituto presso cui è intrattenuto. Questo dato, aggiornato con cadenza annuale o trimestrale, potrebbe inoltre non riflettere la situazione attuale.
Le banche dati INPS permettono di individuare:
- Pensioni di ogni tipo (vecchiaia, invalidità, reversibilità)
- Trattamenti assistenziali e previdenziali
- Posizioni lavorative attive come dipendente
- Compensi soggetti a contribuzione
Il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) consente la verifica di tutti i veicoli intestati al debitore, fornendo dati su modello, anno di immatricolazione e eventuali gravami.
Le Conservatorie dei Registri Immobiliari rivelano l’intero patrimonio immobiliare, compresi:
- Fabbricati e terreni di proprietà
- Quote di comproprietà
- Diritti reali (usufrutto, uso, abitazione)
- Ipoteche e pignoramenti già trascritti
Tempistiche reali 2025
Tra decreto ingiuntivo, atto di precetto e risposte delle banche dati passano in media 60-90 giorni. In questo intervallo il debitore può svuotare i conti o smobilitare asset: ecco perché agire rapidamente è cruciale.
L’ampio periodo che intercorre fra la notifica del precetto, la richiesta e l’ottenimento dei dati permette al debitore di organizzarsi per sfuggire al pignoramento delle somme, non permettendo il soddisfacimento del creditore sulle somme presenti nel conto corrente.
Quanto costa la ricerca beni da pignorare
Simulazione credito € 10.000,00
Voce di spesa | Importo |
---|---|
Contributo unificato (decreto ingiuntivo) | € 118,50 |
Notifica decreto & precetto | € 24,00 |
Tassa di registro (3 %) | € 300,00 |
Compenso legale medio 2025 | € 1.116,12 |
Contributo unificato ricerca telematica | € 43,00 |
Tributi Agenzia Entrate (variabili) | — |
TOTALE stimato | oltre € 1.600 |
Costo totale stimato: oltre € 1.600 per l’intera procedura, prima ancora di conoscere l’esito della ricerca.
Costi aggiuntivi non prevedibili
- Compenso aggiuntivo ufficiale giudiziario: 1-6% del valore della vertenza
- Tributi INPS/INAIL: per ogni richiesta specifica
- Parcella avvocato: per gestione istanze multiple
ALTERNATIVE ALLA RICERCA TELEMATICA PER RINTRACCIARE I BENI DA PIGNORARE
Metodi tradizionali ancora menzionati:
- Ricerche stragiudiziali dirette: Visure camerali, catastali, PRA accessibili al creditore
- Accesso diretto ex art. 155-quinquies disp. att. c.p.c.: Per creditori con specifiche autorizzazioni
- CTU contabili: In casi di particolare complessità patrimoniale
- Investigazioni private: agenzie specializzate per asset complessi o internazionali
LA STRATEGIA VINCENTE PER RICERCARE I BENI DA PIGNORARE
Dopo vent’anni di esperienza nel settore, possiamo affermare che la strategia più efficace prevede questi passaggi:
- Indagine patrimoniale preventiva (15 giorni, 300-800€). Prima di spendere migliaia di euro in procedure legali, verifica cosa possiede realmente il debitore. Se non ha nulla, risparmi tempo e denaro. Se ha patrimonio, sai esattamente dove colpire.
- Azione legale mirata (solo se conveniente). Con le informazioni in mano, puoi:
- Richiedere un decreto ingiuntivo sapendo che recupererai
- Preparare il pignoramento sui beni specifici già individuati
- Agire rapidamente prima che il debitore possa occultare il patrimonio
- Esecuzione immediata Non appena hai il titolo esecutivo, procedi subito al pignoramento sui beni già mappati. Nessuna sorpresa, nessun tempo perso.
Quando ha senso la ricerca telematica?
Non vogliamo demonizzare la procedura telematica. Ha senso utilizzarla quando:
- Il credito è molto elevato (oltre 100.000€) e i costi incidono poco
- Hai già certezza che il debitore possiede patrimonio significativo
- Necessiti di documentazione con particolare valore probatorio
- Sei già in fase esecutiva e vuoi integrare le informazioni
In tutti gli altri casi, un’indagine preliminare ti farà risparmiare tempo, denaro e frustrazioni.
Il rintraccio conti correnti: un focus particolare
Uno degli aspetti più richiesti è il rintraccio dei conti correnti→. La ricerca telematica ti dice solo “il debitore ha un conto presso Banca X”, mentre un’indagine professionale può fornirti:
- Identificazione di tutti i rapporti bancari, inclusi quelli cointestati
- Indicazioni sulla capienza e operatività del conto
- Segnalazione di eventuali deleghe o procure a terzi
- Tracciamento di conti esteri (sempre più frequenti)
Questa differenza può essere determinante per il successo del pignoramento. Pignorare un conto vuoto è inutile e costoso.
VANTAGGI DELLE AGENZIE AUTORIZZATE PER LA RICERCA DEI BENI DA PIGNORARE
Le agenzie investigative autorizzate ex art. 134 T.U.L.P.S. offrono un’alternativa efficace:
Aspetto | Ricerca Telematica | Agenzia Investigativa |
Tempi | 60-90 giorni | 15 giorni lavorativi |
Costi base | Oltre 1.600€ | 300-800€ |
Rischio economico | Alto (costi fissi) | Basso (preventivo) |
Informazioni sui saldi | NO | SÌ |
Aggiornamento dati | 3-12 mesi | Tempo reale |
Necessità titolo esecutivo | SÌ | NO |
Il costo? Tra i 300 e gli 800 euro, a seconda della complessità. E soprattutto: paghi solo se conviene procedere.
Domande frequenti 2025
È legale indagare sui beni del debitore?→
Sì. Le indagini sono svolte da agenzie autorizzate ex art. 134 T.U.L.P.S. nel rispetto del GDPR.
La ricerca telematica sostituisce l’indagine patrimoniale?→
No: l’art. 492-bis indica solo l’esistenza dei rapporti; l’indagine patrimoniale verifica capienza, saldi e conti esteri.
Conclusione: perché affidarsi a Europol Investigazioni
Nel 2025 la digitalizzazione accelera il recupero crediti, ma la tempestività resta decisiva. Con report patrimoniali completi in max 15 giorni, Europol Investigazioni ti consente di pignorare i beni giusti prima che il debitore li disperda.
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RICERCA DEI BENI DA PIGNORARE: LA RICERCA PRELIMINARE DI EUROPOL
La valutazione sulla metodologia da applicare per effettuare la ricerca beni da pignorare, non può basarsi quindi eslcusivamente sul mero costo, ma soprattutto sull’effetto che un indagine conti correnti, ottenuta in 15gg lavorativi dalla data della richiesta, può sortire ai fini del pignoramento, essendo questa attivabile in qualsiasi momento il creditore vanti con certezza una somma di danaro, e senza dover attendere i tempi burocratici sopra descritti. Meglio effettuare un’indagine in prevenzione e poi notificare il precetto e procedere subito al pignoramento. Europol SRL vanta una un’esperienza trentennale nell’investigazione e informazione commerciale, con una gamma completa di prodotti per recupero crediti disponibile sul sito www.shop.europolinvestigazioni.com→.
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NOTA LEGALE
Il rintraccio dei conti correnti dei debitori viene erogato soltanto in questi specifici casi e con le seguenti modalità ed avvisi:
il richiedente deve dimostrare la sua qualifica di creditore con un titolo adeguato fra i quali, sentenza esecutiva, decreto ingiuntivo, precetto, cambiale protestata, assegno protestato, dichiarazione di debito, atto di citazione notificato, riconoscimento di debito, od altro titolo da cui desumere la qualifica di creditore del richiedente.
Le indagini vengono espletate tramite ricerche ed accertamenti che escludono esplicitamente accesso a banche dati detenute dalla Pubblica Amministrazione o da altri enti o soggetti che hanno il potere di escludere l’accesso a terzi. EUROPOL SRL effettua le indagini con i poteri e nei limiti di quanto previsto da: R.D. 18 giugno 1931, n. 773 – Decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196 – Decreto Ministero dell’Interno 1 Dicembre 2010 n. 269 – Autorizzazione Garante Privacy n. 6/2016, regolamento Ue 2016/679, Autorizzazione al trattamento dei dati sensibili da parte degli investigatori privati – e loro successive integrazioni e modifiche, a cui si fa esplicito riferimento. La menzione di capienza o di saldo è indicativa e presuntiva, variabile, e può servire come spunto per valutare l’opportunità di procedere al pignoramento.
L’utilizzo del risultato dell’indagine è consentito solo per l’esercizio del diritto del creditore di recuperare le somme di sua spettanza ed EUROPOL SRL, dopo la consegna all’avente diritto, cesserà immediatamente il trattamento dei dati del debitore, che non verranno conservati in nessun modo ma completamente distrutti.
Ogni utilizzo improprio dei dati forniti ricadrà quindi sull’utilizzatore finale delle indagini consegnate con esonero di EUROPOL SRL da qualsiasi responsabilità in merito.
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Autore. Europol Investigazioni SRL – Titolo –Ricerca beni da pignorare ex-Art. 492 c.p.c. e Rintraccio Conti Correnti-, in www.europolinvestigazioni.com
La presente Scheda ha scopi esclusivamente informativi, non impegna in alcun modo né la redazione online né Europol S. r. L.. Non prendere mai decisioni fiscali o giuridiche senza prima avere consultato un avvocato od un commercialista esperto nella materia.
Articolo aggiornato al 23 Giugno 2025